Gru a Ponte / Carroponte
Caratteristiche tecniche
La struttura è del tipo a cassone; le travi sono connesse, per mezzo di flangiatura con bulloni ad alta resistenza, alle unità di scorrimento. Sulla piattabanda superiore è posto il binario per la traslazione del carrello situato in asse con una delle due anime della trave.
Alle estremità del binario sono posizionati i 4 riscontri fissi di contrasto per i respingenti elastici di gomma ad elevata capacità d’assorbimento.
Nella costruzione delle travi portanti sono impiegati laminati, o lamiera, d’acciaio di qualità ed eseguite saldature con procedimenti a filo continuo al fine di assicurare le ottimali condizioni di sicurezza ed affidabilità operativa della gru.
Composta di due testate, ruote e relativi supporti e dai gruppi motoriduttore.
Le testate sono costituite da una struttura a cassone in lamiera pressopiegata e saldata, irrigidita all’interno da opportuni diaframmi. Esse sono collegate alle travi principali tramite piastre e giunzioni bullonate che assicurano la perfetta ortogonalità fra trave e testata.
Alla loro estremità sono fissati i respingenti di gomma idonei ad assorbire eventuali urti.
Ogni trave di testata è equipaggiata con due ruote a doppio bordino realizzate in acciaio al carbonio o in acciaio legato. Le ruote sono calettate su alberi e sono girevoli su cuscinetti lubrificati a vita o dotati di sistema di lubrificazione con ingrassatore.
La trasmissione del moto alle ruote avviene tramite motoriduttori ed è realizzata secondo il sistema diretto ove una delle due ruote è motrice ed ha il motoriduttore calettato direttamente sull’asse della ruota. Il riduttore, lubrificato in bagno d’olio è del tipo coassiale ad ingranaggi cilindrici termicamente trattati a dentatura elicoidale.
Il motore elettrico, è sempre del tipo autofrenante con rotore in corto circuito ad avviamento progressivo.
L’inversione del movimento ed il passaggio lento veloce e viceversa sono temporizzati in modo da evitare urti sugli organi in movimento in caso d’errata manovra.
Il freno del motore interviene automaticamente in caso di mancanza di tensione.
Del tipo a 8 tiri di fune.
Gli elementi più importanti che lo costituiscono sono:
- il riduttore: del tipo epicicloidale ortogonale con cassa di ghisa meccanica o acciaio, con ingranaggi satellitari in acciaio legato e trattato termicamente; gli assi sono montati su cuscinetti di rotolamento e le dentature sono di tipo corretto
- la lubrificazione: è assicurata dallo sbattimento dell’olio contenuto nella cassa del riduttore
- il tamburo avvolgifune: in tubo d’acciaio laminato con scanalature elicoidali ricavate da lavorazione meccanica è azionato direttamente dall’albero lento del riduttore, sul lato opposto è sostenuto da un supporto con cuscinetto oscillante a sfere o a rulli
- il motore elettrico: ad elevata coppia e a basso assorbimento allo spunto
- il freno a ceppi: azionato da un servofreno elettroidraulico, agente su una puleggia calettata sull’albero veloce del riduttore e collegata al motore mediante un giunto a pioli
- il fine corsa elettrico di sollevamento: del tipo a vite senza fine, azionato dal tamburo, assicura l’arresto nelle posizioni di massima e minima corsa del gancio. E’ azionato direttamente dall’asse lento del tamburo
- la fune di sollevamento: con formazione ad alta flessibilità ed elevata resistenza all’usura
- il gancio di sollevamento: è girevole su cuscinetto reggispinta e montato, tramite giogo, sul bozzello con pulegge di rinvio
- limitatore di carico: montato sulla fune in prossimità della carrucola d’equilibrio interviene in caso di sovraccarico
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